LIBERA

Associazioni, numeri e nomi contro le mafie

lunedì 25 gennaio 2010



COMUNICATO STAMPA

Venerdì 15 gennaio si è svolto presso il liceo scientifico “Galileo Ferraris” il seminario: “Io non ha paura”-Una strategia d’ascolto sull’Immigrazione, accoglienza, diritti, organizzato da Chiesa Valdese, Arci, Libera, sul tema dell’immigrazione. Una iniziativa a cui hanno partecipato molti studenti e cittadini a dimostrazione della grande sensibilità per queste tematiche.
Ha anche rappresentato la prima tappa, per quanto riguarda l’associazione di don Luigi Ciotti, del cammino dei “100 passi verso…la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, che quest’anno si svolgerà a Milano il 20 marzo.
I recentissimi avvenimenti di Rosarno, territorio controllato dalle mafie, sono stati richiamati dagli interventi di tutti i relatori, quale paradigma di quello che può ricorrentemente accadere se non si inverte la deriva che, passo dopo passo, porta verso la xenofobia ed il razzismo. Il seminario ha, in questa linea d’intenti, analizzato gli aspetti sociali, politici e culturali del fenomeno immigrazione e si è posto l’obiettivo di costruire una rete tra le associazioni che operano in questo settore nella nostra città, per iniziare un percorso che porti alla creazione di una Consulta territoriale sul tema.
La riflessione sulla drammatica realtà dell’immigrazione in Italia è stata aperta dalla relazione di Franca Di Lecce del Servizio Migranti e Rifugiati (SRM) della Federazione delle chiese evangeliche italiane, che ha analizzato il cosiddetto “pacchetto sicurezza”, individuando nella legge una scandalosa riduzione di diritti, in particolare dei migranti, donne e bambini da tenere in condizioni di eterna precarietà, ricatto, sfruttamento, schiavitù. Una legge che dall’immagine di uno stato che perseguita, ricatta, minaccia i suoi cittadini, anziché garantire loro la sicurezza, quella vera, che perde la sua credibilità e porta il Paese al degrado umano, sociale e culturale. Di qui la necessità di ascoltare le storie di diritti negati, di vite spezzate e umiliate di mettersi in rete sui nostri territori per costruire convivenze pacifiche, socialità, per riannodare legami, per accogliere ed ascoltare.
Sono seguiti gli interventi di Lorenzo Cazzato responsabile Arci provinciale, di Vojsava Caushaj della CGIL di Taranto, di Marisa Metrangolo direttrice diocesana, della Caritas di Lama, di Cosimo Nume Presidente ordine dei medici di Taranto, della testimonianza di Vivian Wivoloku, migrante giunto da Palermo, che ha raccontato delle enormi difficoltà nel sottrarre le giovani ragazze alla prostituzione.
Significativo il contributo della dott.sa Rosalba Lopalco, sostituto procuratore del Tribunale dei minorenni.
Le conclusioni sono state tratte da Tonio Dell’Olio, responsabile Libera Internazionale ha letto, alla fine, la sua efficacissima postfazione scritta per un libro un anno fa dal titolo “GLI AFRICANI SALVERANNO ROSARNO (e, probabilmente l’Italia)”, un testo di straordinaria umanità ed attualità.
In esso spiega perché “la mafia ringrazia” per tutto ciò che sta avvenendo. Ovvero per l’incapacità dei governi italiani di fare giuste leggi, umane, per l’accoglienza di questa povera gente. La mafia ringrazia per l’enorme offerta di manodopera senza tutele ed a costi stracciati, mentre tutti sanno e non parlano per indifferenza, insensibilità, perché trovano tutto antico e normale o, semplicemente, perché chi ha il “ventre pieno non crede al digiuno”. Oggi però sono loro che si oppongono alle mafie, si ribellano insegnandoci dalla “cattedra” della fatica e del sudore, come si fa l’antimafia e come dire no alla prepotenza ed all’ingiustizia.

Per il coordinamento di Libera Taranto
Annamaria Bonifazi

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